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Smart Working e Smart Leadership

Lunedi 23 febbraio 2021 il nostro Socio Mario Pejrone ci ha intrattenuti, da remoto, con una relazione molto interessante su un tema decisamente attuale: lo smart working. La pandemia ha rivoluzionato le nostre vite, ivi incluso il lavoro: basti pensare che nel 2019 le persone che lavoravano da remoto erano circa 570.000 mentre oggi a distanza di soli due anni sono diventate addirittura 6.000.000! Si può, quindi, affermare che questo nuovo “concetto” di lavoro fosse in allora già in atto, quanto meno a livello sperimentale, e che il Covid sia intervenuto accelerando un percorso già avviato. Ma forse non eravamo così pronti a questa nuova sfida…né a livello personale né a livello organizzativo-aziendale. Da una ricerca effettuata dalla Eurosearch Consultants risulta, infatti, che in dodici mesi di remote working la crescita professionale dei lavoratori si è bloccata, difetta completamente l’apprendimento, si sono persi i riti che consolidano i legami fra i colleghi ed è venuto a mancare l’universo lavorativo comune a tutta l’azienda. Ecco quindi che il management aziendale deve studiare e adottare nuove soluzioni organizzative che responsabilizzino il dipendente, così come deve sviluppare una leadership che si basi sempre meno sul controllo fisico esercitato sui propri sottoposti e sempre più sulla loro capacità di realizzarsi. Uno smart leader, insomma, è come un direttore di orchestra: deve essere un visionario in grado di monitorare gli obiettivi e di mettere in relazione fra loro i suoi dipendenti, affinché li raggiungano in sinergia. Lo smart working è oggi una necessità: ma, quando usciremo dalla situazione emergenziale che stiamo vivendo, torneremo a fare quello che facevamo prima, a lavorare come lavoravamo prima? E’ sorprendente sapere che il 60% degli intervistati sul punto non vuole rinunciare al lavoro “da remoto”, che solo il 2% di loro vuole ritornare al lavoro “di prima” e che la percentuale residua si dichiara disponibile ad alternare entrambe le ipotesi lavorative. Quale che sia il futuro che ci attende, Mario ci ha regalato un’analisi attenta e meditata di quello che sta accadendo, e lo ringraziamo per la passione con cui ci ha intrattenuti. Così come ringraziamo gli ospiti che si solo collegati alla riunione: in particolare Elisa Debernardi, Michele Darò, Marco Maio e Sergio Gasca del RC Pinerolo, e gli aspiranti soci Cristina d’Altilia e Corrado de Stasio Crida.