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500 anni or sono: la riforma tra tradizione e innovazione

Lunedì  27 marzo 2017, gradito ospite della conviviale, che si è tenuta presso la sede del Circolo, alle ore 20.00, in interclub con il R.C. Moncalieri, il Prof. Giovanni Filoramo illustre storico dell’Università di Torino.  La conferenza ha prima di tutto sottolineato il ruolo determinante che la Riforma ha avuto nella formazione dell’attuale situazione europea: la divisione confessionale, fissata con la pace di Augusta del 1530, prefigura le successive divisioni dell’Europa tra un nord protestante e un sud cattolico La Riforma è stata fin dall’inizio un fenomeno urbano europeo emerso in modo indipendente in vari stati e città: dalla Wittenberg di Lutero alla Zurigo di Zwingli, dalla Ginevra di Calvino alla Strasburgo di Martin Bucero. Essa si è diffusa rapidamente grazie al nuovo mezzo di comunicazione: la stampa. La conferenza ha poi preso spunto dalle 97 tesi per ricordare la situazione religiosa dell’epoca, la crisi profonda che allora attraversava la Chiesa e le varie spinte alla Riforma, sottolineando gli elementi tradizionali presenti nella formazione di Lutero e i profondi elementi innovativi che la sua visione religiosa introduce. A partire dalla sua fede nella giustificazione dell’uomo peccatore operata dal Cristo, Lutero ha messo in crisi la funzione sacramentale e di mediazione salvifica della Chiesa medievale e del suo capo, il pontefice. Le opere del credente perdono di importanza, conta solo il suo affidarsi a Dio attraverso l’ascolto della sua Parola, contenuta nella Scrittura. Lutero getta così le basi dell’individualismo religioso moderno, nel contempo sottolineando la libertà del cristiano da ogni potere mondano compreso quello ecclesiastico. Introducendo poi il sacerdozio dei fedeli, che mina alla base il potere secolare del clero, Lutero favorisce una “democrazia dal basso”. La sua traduzione in tedesco della Bibbia è risultata fondamentale nella costruzione della coscienza nazionale tedesca. Altri aspetti di modernità religiosa: la spinta a un ruolo più significativo delle donne anche nella vita religiosa; l’ etica intramondana e il suo rapporto con la genesi dell’economia capitalistica; lo studio critico del testo sacro che ha gettato le basi della moderna critica biblica.