Martedi 13 febbraio 2024 abbiamo avuto il piacere di riunirci in Interclub con i RR.CC. Torino Lagrange e Susa ValSusa: insieme abbiamo ospitato il Dott. Dario Arrigotti, Console Onorario di Ucraina in Torino, che ha trattato lo spinoso tema della guerra Russia-Ucraina. Al fine di meglio comprendere i motivi che hanno spinto la Russia di Putin ad invadere l’Ucraina di Zelenskyj, il nostro relatore ha dapprima accennato ad un breve excursus storico che potesse in qualche modo spiegare come si sia potuti arrivare a tanto: ha, quindi, illustrato le differenze fra la società ucraina (agricola, di piccoli proprietari terrieri, i c.d. Kulaki) e quella sovietica (dei grandi latifondisti), che portarono i secondi a voler reprimere i primi per trasformare la politica economica del paese. Per eliminare i Kulaki come classe non è sufficiente la politica di limitazione ed eliminazione di singoli gruppi di Kulaki … è necessario spezzare con una lotta aperta la resistenza di questa classe e privarla delle fonti economiche della sua esistenza e del suo sviluppo (J. Stalin): da qui il genocidio di Holodomor che porta con sé diversi milioni di morti. Con la Conferenza di Jalta del 1945 si segnarono, tra il resto, i nuovi confini geopolitici portati dalla fine della seconda guerra mondiale e gran parte delle decisioni qui adottate portarono poi, nel 1991, alla caduta dell’U.R.S.S. : anno questo in cui l’Ucraina ottenne la piena indipendenza.
La guerra che noi diciamo essere scoppiata due anni fa, in realtà, ebbe inizio oramai dieci anni or sono, nel 2014: quando a seguito di sommosse antigovernative e pro Unione Europea che portarono alla destituzione dell’allora Presidente YanuKovyc e all’indizioni di nuove elezioni democratiche (che Putin definì “il Golpe”), con un referendum mai riconosciuto (e fortemente criticato a livello globale) la Russia annette la Crimea e le Repubbliche separatiste di Donetsk e Luhansk.
Da allora la Russia conta circa 300.000 tra morti e feriti (si pensi che i morti russi in Afghanistan furono “solo” 100.000), laddove circa 100-150.000 sono i caduti ucraini (anche se mancano fonti certe).
8 milioni sono ad oggi i rifugiati ucraini: 5 milioni in Unione Europea, di cui 1.600.000 in Polonia (dove già molti ucraini lavoravano), 900.000 in Germania, 500.000 nella Rep. Ceca e 175.000 in Italia (di cui 11.000 in Piemonte).
Sono stati tutti accolti da enti e istituzioni private e pubbliche.
Un ringraziamento particolare va alla Fondazione Specchio dei Tempi (che ha raccolto ben 1.500.000 di euro) e al Rotary (che ha aiutato chiunque arrivasse ad ottenere documenti e quanto di necessità per vivere nel nostro Paese). Così come un ringraziamento particolare va anche al Governo Draghi, che ha istituito in ogni regione italiana un Commissario Straordinario per l’emergenza ucraina (in Piemonte il Presidente della Regione Cirio).
Oggi Putin si trova in grossa difficoltà, certamente ha commesso gravi errori di valutazione ma non è nella posizione di ritirarsi; d’altro canto, l’Ucraina non ha nessuna intenzione -dopo 71 anni di indipendenza- di tornare sotto l’egemonia russa. Nessuno può, quindi, ad oggi dire come e quando questa guerra avrà fine: ma, anche se le parti belligeranti riuscissero a stringere un negoziato, come la storia ci insegna purtroppo non durerebbe a lungo …
Ringraziamo il Dott. Arrigotti per il suo intervento: chiaro, esauriente e assolutamente competente.
Ringraziamo anche tutte le autorità rotariane che hanno preso parte alla interessantissima serata: il Governatore Eletto V. Carena e i Past Governor L. Viana, M. Ronco, G. Mastrotisi e S. Vinciguerra.
Ringraziamo infine tutti i Soci presenti, ivi inclusi i visitatori dei RR.CC. Biella, Milano Duomo e Chivasso.