Lunedi 23 novembre 2020 si è tenuta, da remoto, un’interessantissima serata di formazione dedicata al Rotary “fra storia ed attualità”.Ha aperto le danze Maurizio Berardino, riportandoci all’America di fine ‘800 – inizi del ‘900 –letteralmente presa d’assalto da milioni di immigrati, soprattutto europei ma non solo- e ad Alexis de Tocqueville, filosofo politico giurista (e tanto altro ancora), che per primo ha sdoganato il principio dell’associazionismo intorno ad un’idea (garantito anche dal primo emendamento della Carta del Diritti degli Stati Uniti).Ha quindi preso la parola Sergio Vinciguerra per introdurre la figura di Paul Harris, fondatore del Rotary, che nell’America di allora, impegnata a rincorrere lo sviluppo economico, rappresentava l’emblema dell’uomo singolo, solo, senza amici e timoroso di non essere accettato.E’ in questa atmosfera che nasce il Rotary: con l’”idea” di essere in qualche modo utili agli altri.Negli anni si espanderà in tutto il mondo, ivi inclusa l’Italia dove però i criteri di accesso saranno –a differenza degli Stati Uniti- molto più legati al censo (un esempio su tutti: il Presidente del primo RC torinese fu Giovanni Agnelli).Le donne verranno ammesse solo nel 1977 e solo grazie all’intervento della Corte Federale degli Stati Uniti, chiamata a pronunciarsi sul ricorso presentato da un Club californiano.Questo excursus storico –qui brevemente riassunto- ha catturato l’attenzione dei tanti soci partecipanti alla riunione ma non solo: si approfitta, infatti, di questa sede per ringraziare i tanti giovani rotaractiani collegati, tra cui il Presidente del Rotaract Torino Crocetta.E, naturalmente, un ringraziamento speciale va ai nostri due oratori, con la speranza di poterli ascoltare di nuovo quanto prima e “in presenza”.