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Una docente universitaria

Lunedi 8 marzo 2021 la nostra cara Giovanna Pittaluga ci ha intrattenuti con una chiacchierata autobiografica sulla sua carriera di docente universitaria. Laureatasi nel marzo del 1968 (verrebbe da dire quasi per il rotto della cuffia: l’Aula Magna di Palazzo Nuovo, infatti, era occupata e non c’era letteralmente un pertugio disponibile per discutere la tesi; solo a fine giornata di quel 5 marzo a Giovanna e ai suoi colleghi viene comunicato che si era liberato un solaio -!- nella sede del Rettorato in via Po), dopo un breve interludio presso un istituto secondario superiore, Giovanna approda alla facoltà di Matematica a Palazzo Campana. Complice, forse, anche la riforma scolastica del 1969 –che aprì l’accesso alle università ai diplomati provenienti da qualunque tipo di scuola secondaria-, le lezioni di Giovanna hanno sempre vantato una grande affluenza: pare addirittura che gli studenti si stipassero sui davanzali delle finestre pur di assistere alle sue lezioni (con buona pace di tutte le norme e le precauzioni in materia di sicurezza!). Per sua fortuna, Giovanna non può narrare di episodi di disparità di genere a suo danno: ha subito qualche torto (ma chi può dichiararsi esente?), ha ricevuto un pugno dritto in faccia da uno studente (da lei ribattezzato il “vendicatore matto”, perché il giorno prima pare avesse riservato il medesimo trattamento ad un altro docente che aveva osato bocciarlo) ma nulla che fosse diretta conseguenza del suo essere unA docente. Il Presidente Vincenzo Guarino ha, quindi, concesso la parola alle donne presenti alla riunione per sapere se fossero state ugualmente fortunate e quel che ne è emerso, in generale, è che queste interlocutrici hanno dovuto affrontare più che altro il “fio” di essere figlie di ovvero di non essere conosciute affatto, ovvero ancora di essere troppo giovani per il ruolo ricoperto: e che quindi hanno dovuto lavorare alacremente per dimostrare di essere la persona/donna giusta al posto giusto. E’ stata sicuramente una serata molto interessante, organizzata nel giorno che celebra a livello internazionale la donna. Ringrazio, pertanto, la nostra relatrice, la nostra Assistente Liliana Remolif, l’amica del RC Torino 150 Renata Cabodi, i due aspiranti soci Cristina d’Altilia e Corrado de Stasio Crida, nonché tutti i numerosi Soci che hanno partecipato (ivi incluso il nostro sempre caro Otello Bianchin!).